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domenica 2 ottobre 2016

Recensione Carla Dolce (a cura di) I. Allende, La casa degli spiriti, Feltrinelli, Milano 2015, ISBN 978-88-07-88027-8

I. Allende, La casa degli spiriti, Feltrinelli, Milano 2015, ISBN 978-88-07-88027-8                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          

Isabel Allende nasce a Lima, in Perù, nel 1942, ma vive in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet, si stabilisce in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti.  È considerata una delle voci più importanti della narrativa in lingua spagnola.
Il romanzo storico La casa degli spiriti” - ambientato in Cile nel periodo antecedente al colpo di stato militare del 1973, che portò all’ascesa Pinochet - racconta gli eventi socio-politici realmente accaduti nel Paese, attraverso le passioni, i segreti e gli amori della famiglia Trueba-Del Valle. 
Attraverso le vicissitudini dei personaggi della storia, descritti accuratamente nell’aspetto e nel carattere, scopriremo la realtà del Cile prima del golpe: le enormi disuguaglianze fra le varie classi sociali e le forti differenze fra la borghesia e il popolo. 
Il protagonista Esteban Trueba - proprietario della tenuta Le Tre Marie e politico di destra prima del colpo di stato - dopo essersi arricchito e occupato per anni esclusivamente del suo lavoro, alla fine, proprio a causa delle terribili circostanze nelle quali si trova il suo Paese, capirà per la prima volta di amare la sua famiglia, e di essere disposto a qualunque cosa per tutelarla. Smetterà, dunque, di ostacolare l’amore fra la figlia Blanca e il contadino della sua tenuta, Pedro, il quale parteciperà alla rivoluzione. Clara, moglie di Esteban, è una creatura molto particolare: oltre ad essere chiaroveggente, trascorre la sua esistenza avvolta nei ricordi della sua giovinezza, vivendo in un mondo tutto suo. Alle loro vicende, si intrecciano le storie degli altri protagonisti, tutti con degli ideali e dei sogni da realizzare.
A mio parere, l’autrice, mescolando realtà e fantasia, rende scorrevole il racconto di un delicato momento storico, descrivendolo in maniera precisa e dettagliata, senza mai renderlo pesante e noioso. Il mio personaggio preferito è Alba, la figlia di Blanca e Pedro, perché è l’unica in famiglia in grado di addolcire il severo carattere del nonno Esteban; determinata nelle sue decisioni, quando inizieranno gli arresti nei confronti degli oppositori al governo, li ospiterà in casa sua senza paura delle conseguenze. 
La vita dei personaggi, la peculiarità che contraddistingue ogni singolo protagonista rendendolo unico rispetto agli altri e la scrittura avvincente mi hanno fatto amare questo romanzo.

Carla Dolce  
Ex allieva Istituto S. M. Mazzarello
A.S. 2016/2017                                                                          

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