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martedì 20 settembre 2016

Recensione Francesco Costanzo (a cura di) A. Christie, C'è un cadavere in biblioteca, Mondadori, Milano 1948, ISBN:978-88-04-50771-0




A. Christie, C'è un cadavere in biblioteca, Mondadori, Milano 1948, ISBN:978-88-04-50771-0

Agatha Clarissa Miller, Lady Mallowan - nota più semplicemente come Agatha Christie - fu scrittrice di romanzi gialli che l'hanno resa celebre. Di lei conosciamo anche alcuni romanzi rosa scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott. Giallista di fama mondiale, curò sempre i suoi romanzi con grande abilità, creando un'atmosfera intrigante attraverso personaggi ed ambienti di facile riconoscibilità: descrizioni accurate, senso della suspance e della sintesi, ambientazioni realistiche e dettagliate. I suoi personaggi maggiori sono famosi in tutto il mondo: celebri sono l'investigatore belga Hercule Poirot e la simpatica vecchietta, nonché acuta indagatrice, Miss Marple. Molti dei suoi romanzi hanno avuto un adattamento cinematografico e televisivo. 

Figlia di padre statunitense e madre britannica, Agatha cresce in una famiglia borghese e non frequenta alcuna scuola ma viene istruita dalla madre. Si appassiona alla musica e, nel 1906, va a Parigi per studiare canto: vuole diventare una cantante lirica, ma gli studi non le danno molte soddisfazioni, e decide così di tornare in Inghilterra. Conosce Archibald Christie, colonnello della Royal Flying Corps, con cui si fidanza. Durante la prima guerra mondiale, Agatha lavora presso l'ospedale di Tourquay e lì impara molto sui veleni e sui medicinali, cosa che le tornerà molto utile quando, ispirata da questa conoscenze, deciderà di scrivere romanzi gialli. 

In pieno conflitto mondiale, inizia a scrivere il suo primo romanzo: The Mysterious Affair at Styles; che ha come ambientazione la prima guerra mondiale ma che verrà però pubblicato solo successivamente, nel 1920. L'ispirazione di inventare un personaggio da romanzo giallo venne a Christie, oltre che dalla sua conoscenza sui veleni appresa al dispensario, leggendo libri che davano vita a personaggi ricchi di suggestione come l'Arsenio Lupin di Mauricio Leblanc o il giornalista-investigatore Joseph Rouletabille Leroux. Le venne così l'idea di inventare, a sua volta, un personaggio che fosse come lo Sherlock Holmes di Conan Doyle ma non gli somigliasse troppo, sia nell'aspetto che nella conduzione delle indagini. Grazie ad un finanziamento del British Museum, nel 1923 parte assieme al marito per un viaggio intorno al mondo; nello stesso anno, firma un contratto con la rivista Sketch per scrivere dodici racconti che avranno come protagonista Hercules Poirot. 

Nel 1926, la vita di Christie è scossa da due eventi per certi versi traumatizzanti: muore sua madre e suo marito chiede il divorzio. Agatha improvvisamente scompare dalla sua casa, vagabondando in stato di amnesia. Nei tre anni successivi, la sua produzione letteraria sembra conoscere una certa stasi qualitativa e di vendite; durante un viaggio in treno verso Baghdad, trova l'ispirazione per Assassinio sull'Orient Express, considerato uno dei suoi capolavori. Durante lo stesso viaggio, fece la conoscenza dell'archeologo Max Mallowan, di molti anni più giovane. Nello stesso anno, Christie inizia anche la stesura di La morte nel villaggio, il primo romanzo con protagonista Miss Marple. Muore il 12 gennaio 1976 a Wllingford nella sua casa di campagna. 


La storia comincia in una mattina come le altre, quando la signora Banrty e suo marito vengono svegliati dalla cameriera che dice di aver visto il cadavere di una giovane donna bionda che indossava un vestito bianco, nella biblioteca. Così viene chiamata la polizia; il colonnello Melchett e il sovrintendente Harper devono svolgere questa indagine. La signora Bantry chiama invece Miss Marple, una sua vecchia amica, l’unica che, alla fine, si rivelerà in grado di trovare il colpevole dell’omicidio. 


La vicenda si svolge nei pressi di una località situata a non molta distanza da Londra, St Mary Mead. I luoghi in cui è ambientata la vicenda sono sia aperti che chiusi e alcuni di loro possono essere definiti delle vere e proprie parole chiave, ad esempio Somerset House. Il romanzo è stato scritto con le caratteristiche principali del racconto giallo: inizialmente, infatti, l’omicidio spezza l'equilibrio che infine viene ristabilito. Nel libro, l'elemento che dà molto effetto al racconto è la suspance. Il linguaggio è scorrevole e facilmente comprensibile; viene utilizzata la lingua straniera. 


La vicenda è narrata nell'arco di una settimana, ossia dal ritrovamento del primo cadavere fino alla scoperta dell'assassino. Prevale il discorso diretto, a causa dei molti colloqui. C'è da notare che l'intera vicenda è in flashback e sono presenti dei monologhi interiori. Il narratore è esterno alla vicenda. 


Questo libro mi è piaciuto perché racconta come si svolge l’indagine e, sebbene siano veramente poche le probabilità di trovare il colpevole, Miss Marple, prestando attenzione a tutti i particolari - anche a quelli apparentemente più insignificanti - alla fine riesce a scoprire la verità. 


Francesco Costanzo
V liceo S. M. Mazzarello
A.S. 2016/2017

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