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sabato 17 settembre 2016

Recensione Pietro di Maggio (a cura di) J.Spinelli, La Schiappa, Mondadori, Milano 2010, ISBN 9-788828-608028

J.Spinelli, La Schiappa, Mondadori, Milano 2010, ISBN 9-788828-608028

Il racconto La Schiappa è stato scritto da Jerry Spinelli - autore statunitense nato il primo febbraio del 1941 - e pubblicato, nel 2010, dalla casa editrice Mondadori.
Questo racconto narra la storia e il percorso scolastico, dalla prima elementare alla prima media, di Donald Zinkoff, una vera schiappa. Durante gli anni della scuola, Zinkoff conosce diversi insegnanti ma i suoi preferiti sono: la signorina Meeks, docente di prima elementare, e il signor Yalowitz, docente di quarta elementare.
L’ insegnante Meeks è sempre stata la sua preferita dal primo giorno di scuola e con il suo grande discorso di apertura lo ha saputo subito colpire.
D’altra parte, l’insegnante Yalowitz ha saputo da sempre capirlo e lui è sempre stato il suo alunno preferito.
Zinkoff ha sempre ammirato il lavoro del padre e anche lui da grande avrebbe voluto fare il postino. Durante una giornata “a lavoro con papà”, Zinkoff scopre la Willow Street dove trascorre la maggior parte della sua infanzia.
Per la maggior parte del tempo, alle elementari, Zinkoff non si fa notare ma giunto in quarta elementare, viene “scoperto” e da tutti soprannominato “schiappa”.
Nonostante il nomignolo, Donald è un ragazzino speciale con una dote meravigliosa: l’entusiasmo. E alla fine, la sua tenacia lo fa riconoscere per quello che è: Zinkoff, non una schiappa.
In questo libro il personaggio principale è Zinkoff e del protagonista l’autore in realtà non vuole evidenziare tanto il suo “essere schiappa”, ma soprattutto la sua capacità di non arrendersi mai.
Ambientato in luoghi sia chiusi che aperti, il racconto si svolge in un arco di tempo molto lungo secondo un ordine cronologico.
In questo in racconto troviamo frasi per lo più lunghe e vengono usati sia il monologo interiore che i discorsi diretti.
L’autore vuole trasmettere al lettore l’importanza di non mollare mai e la necessità di essere sempre se stessi. Anche se per gli altri potrai essere una “schiappa” non importa, conta solo chi sei veramente.
Il racconto, a dire il vero, inizialmente non mi piaceva molto, ma dopo aver capito il messaggio che l’autore ci voleva dare è iniziato a piacermi tantissimo. Il personaggio che mi è piaciuto di più è, naturalmente, Zinkoff per la sua infinita tenacia e voglia di riprovarci sempre senza mai arrendersi.

Pietro Di Maggio
III A S.M.Mazzarello
A.S. 2015/2016

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