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sabato 17 settembre 2016

Recensione Teodora Denisa Ioancea (a cura di) M . Mapes Dodge, Pattini d'argento, Bompiani per la scuola, Febbraio 2005, ISBN:978-88-451-1150-1

M . Mapes Dodge, Pattini d'argento, Bompiani per la scuola, Febbraio 2005, ISBN:978-88-451-1150-1 

Il racconto Pattini d'argento è stato scritto da Mary Mapes Dodge, statunitense nata il 26 gennaio 1831 a New York, e pubblicato nel 1865 dalla casa editrice Bompiani.
Questo bellissimo romanzo è ambientato nella suggestiva Olanda della seconda metà dell'Ottocento, nel piccolo villaggio di Broek. Fra i suoi marciapiedi gialli e le case di legno, ha inizio la storia dei due protagonisti del romanzo: la piccola Gretel Brinker, una ragazzina vivace, e il giovane fratello Hans, molto serio e "primo posto a scuola".
La loro vita cambia radicalmente il giorno in cui il padre, Raff Brinker, sorvegliante di una diga, rimane immobile e mentalmente assente per dieci lunghi anni in seguito a un grave incidente. Però, con coraggio, i due ragazzi e la madre affrontano la loro difficile situazione familiare ed economica vivendo in condizioni di povertà. Nonostante tutto, i protagonisti non rinunciano al loro passatempo preferito, infatti sono abilissimi a pattinare. Però, vista la loro situazione finanziaria, possono permettersi come pattini solo due pezzi di legno, legati ai piedi con due cordoni di cuoio. Ciò impedisce loro di partecipare alla gara, il cui premio sono dei magnifici pattini d'argento. Un giorno Raff Brinker, grazie all'intervento chirurgico di un medico famoso, guarisce e rende concrete le speranze di Hans, a cui verrano offerte opportunità che non osava più sperare.
I personaggi di questo romanzo sono: Hans un ragazzo di quindici anni, robusto, coi capelli biondi e lo sguardo sincero; Gretel, più giovane di tre anni, svelta e con due occhi azzurri luminosi; il padre Raff Brinker e la moglie Meitjie Brinjkel; Hilda Van Gleck figlia del primo magistrato; Annie Bouman aiutante dei protagonisti del romanzo; l'orgogliosa Rychie Korbes, il cui padre era una persona molto in vista ad Amsterdam; Karl Schummel e Ludwig Van Holp amici; Jacob Poot e un bambinetto che portava fieramente l'impressionante nome di Voostenwalbert Schimmelpenninck; il dottor Boekma e Peter che aiuta il protagonista a trovare lavoro.
L'autrice narra il romanzo in terza persona. La suggestione delle descrizioni è talmente viva che ne rimarrai affascinato.
Non manca il messaggio finale: è necessario essere disponibili ad aiutare gli altri, avere fiducia nelle proprie capacità. La tenacia, l'onestà, l'amicizia e l'amore per la famiglia ripagano sempre.
Il libro mi è piaciuto fin dall'inizio perché è una storia molto accattivante e vi trascinerà a fare il tifo per i protagonisti.

Teodora Denisa Ioancea
III A S.M.Mazzarello

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