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venerdì 23 settembre 2016

Recensione Marco Aurelio Lo Manto (a cura di) R. Rothmann, Morire in primavera, Neri Pozza, Vicenza 2016, ISBN 978-88-545-1162-0

R. Rothmann, Morire in primavera, Neri Pozza, Vicenza 2016, ISBN 978-88-545-1162-0

Walter Urban e Friedrich “Fiete” Caroli sono tra gli ultimi soldati reclutati forzatamente dalle SS. Hanno appena diciassette anni e lavorano come mungitori in una grande fattoria. Walter è fortunato: durante l’addestramento di poche settimane, riesce a prendere la patente e viene affidato alla squadra di autisti che ha il compito di rifornire le unità della Waffen-SS. Fiete, invece, viene spedito in prima linea al fronte. Pacifista nell’animo e profondamente disgustato dalla guerra, farà comunque il suo dovere. Ma di fronte ai soldati feriti, alle bombe che piovono dal cielo e alle granate lanciate dallo stesso esercito tedesco alle spalle dei propri commilitoni, per spronarli ad attaccare il nemico, Fiete crolla.
Deve andarsene, a qualunque costo. Catturato mentre sta fuggendo, Fiete viene condannato a morte in quanto disertore. Walter, ancora incredulo, si ritrova a dover eseguire il più terribile degli ordini: puntare l’arma contro il suo migliore amico…
Come la maggior parte dei reduci tedeschi, Walter non ha mai raccontato nulla di questa esperienza, neppure tra le mura di casa. Questa esperienza lo cambierà per sempre facendolo diventare un uomo taciturno e malinconico. Quando i dottori gli riscontreranno una malattia allo stadio terminale, il figlio gli regalerà un quaderno, sperando che vi scriva qualcosa sul suo misterioso passato.
Emozionante ed avvincente, il romanzo di Ralf Rothmann si presenta come una finestra sul passato non di un eroe ma di uno dei tanti soldati tedeschi che ha vissuto gli orrori della Seconda Guerra Mondiale.

Marco Aurelio Lo Manto
V liceo Istituto S. M. Mazzarello

A.S. 2016/2017

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